Nel Yogatheatre questi due ambiti – Yoga e Teatro - si incontrano giocando di rimandi l’uno all’altro. L’attore, per poter interpretare le tematiche dell’umano, indaga profondamente se stesso e le vicissitudini esistenziali. Il praticante entra in profondo contatto con se stesso e il creato che lo circonda. Finora lo yoga è stato messo per lo più “al servizio” del training teatrale per ampliare le risorse sul piano mentale e fisico degli attori.
In questa specifica accezione, invece, si dà spessore e valore allo scambio. Si indagherà quanto il teatro contribuisce a portare nello yoga un’ottica diversa per riscoprire, o scoprire per la prima volta, la storia che può celarsi dietro la sequenza di Suray Namascar – Il saluto al sole.
Un energetico scambio basato sull’unicità di ciascuna delle due discipline e sull’altrettanta favolosa unicità di ogni persona.
In questo processo di continue mutazioni, il lavoro sulle sequenze canoniche dello yoga potrà fare leva sulla fantasia del praticante chiamato a narrare una storia in armonia con le posizioni yogiche; allo stesso tempo il praticante yoga imparerà le tecniche teatrali per calarle nella sua pratica yogica quotidiana.
Suray Namascar, il saluto al sole, diventa in questo modo il racconto della ricerca di un'unione tra tutti i vari stadi rappresentati nella sequenza.
Racconterà della storia dell’uomo a cui viene data la possibilità di ripercorrere il suo stadio di minerale (tadasana) fino ad arrivare al sole.
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