lunedì 8 febbraio 2016

Kimartham - I perché nello Yoga



Da quando ho deciso di mettermi in rete con le mie attività professionali, tra cui in primis lo yoga, sono riemerse, e a tratti emerse per la prima volta, domande di varia natura a cui ho cercato di dare via via risposta, accorgendomi in qualche occasione che non avevo una risposta precisa o non ce l’avevo ancora.
Porsi domande tuttavia chiarifica la direzione, può far emergere indecisioni e allo stesso tempo evidenziare un disegno che nonostante tutto portiamo avanti da sempre. Il più delle volte anche a nostra stessa insaputa.

Quindi ho incominciato a porre domande alle persone che frequentano i miei corsi:
Quale è il tuo sogno più grande?
Lo hai realizzato?
E se la risposta è no, cosa ti trattiene o ti impedisce di realizzarlo?

Grande la sorpresa nello scoprire quanto è arduo dare espressione verbale al proprio sogno.
Facce sgomente in sala, alla mia domanda posta all’inizio della lezione di yoga. Silenzio che cala. Forse timore di esporsi? Certo, ma poi piano piano emerge per lo più la consapevolezza di un’assenza di sogni, almeno quelli da esprimere ad alta voce. Come mai? Cosa ci impedisce di dare voce forte ai nostri sogni? Quando smettiamo di sognare? Quando smettiamo di osare a parlare dei nostri sogni? A che punto della nostra esistenza pensiamo che sia il caso di accantonare il sogno in un cassetto?

Una risposta mi è rimasta particolarmente nelle orecchie:
“Il mio sogno più grande è scoprire quale è il mio sogno”

Cos'è che impedisce la realizzazione del vostro sogno?
Si fa largo una voce timida. Un volto femminile con meravigliosi occhi a mandorla sussurra quasi per se stessa all’inizio della lezione, prima di intonare l'Om… la paura.

Quale è il vostro sogno più grande?
Vedo il viso di una ragazza riempirsi di lacrime, emozione che sale. Emerge un sogno, un sogno che porta tanto fuoco, lacrime per qualcosa che è stato abbandonato sul cammino esistenziale.
Qualcosa che sceglie di non condividere con noi.
Si intuisce, si respira, si sente nell’aria il profondo valore e l’importanza del suo sogno.
La domanda deve aver smosso un luogo remoto dell’anima che va al di là delle asana, al di là di qualsiasi tecnica di respirazione, ha smosso lo yoga – l’unione nella sua interezza.

I perché nello yoga si evidenziano.
Le domande dell’umano, i perché – kimartham in sanscrito, tasselli fondamentali su cui la disciplina si è potuta sviluppare.

Lina 8.2.2016