martedì 28 febbraio 2017

Krishnamacharya – Lo yoga e le donne

Leggendo il libro di T. K. V.  Desikachar, “Il cuore dello Yoga” (Ubaldini Editore), resto affascinata dalla semplicità unita alla morbidezza del suo parlare,  del suo condividere. Sale il desiderio di andare a rivedere i video presenti nel web del suo grande, illustre maestro Krishnamacharya di cui è stato discepolo e di cui è figlio.
A sorpresa mi vengono incontro immagini di bambini che si piegano morbidi come fuscelli in posizioni per loro del tutto naturali, almeno così sembra. A vederli ci si dimentica quasi della complessità di certe posizioni, è un gioco. Krishnamacharya solleva una bambina con i piedi, l’accompagna nelle rotazioni e nelle ridiscese. 



Krishnamacharya gran studioso di yoga e ayurveda, insegnante guida di maestri insigni come K. Pattabhi Jois, B. K. S. Iyengar e Indra Devi, prima donna, per di più occidentale, ad essere accolta nelle sue classi.
Lo yoga e le donne, m’incuriosisce l’argomento. Prendo in visione altri filmati e vedo praticare le donne. All’epoca, stiamo parlando dei primi decenni del ventesimo secolo, lo yoga era riservato quasi esclusivamente agli uomini.
Indra Devi è stata la prima donna occidentale ad essere ammessa a studiare con Krishnamacharya, il quale non trascura di insegnare, condividere e tramandare lo yoga anche alle donne a lui più vicine – sua moglie, Srimathi Nâmagiriammal e le sue figlie. Una delle tre figlie, Alamelu Sheshadri, è la prima donna ad essere da lui introdotta ai Veda.
Un video in bianco e nero vede Namagirammal eseguire le variazioni di Shirshasana, sorriso furtivo, mezzo celato alla telecamera nell’uscire, forse troppo veloce, da una posizione svela la dolcezza e la gioia di questa donna mentre pratica lo yoga.



L’importanza data da Krishnamacharya all’insegnamento dello yoga alle donne è narrata nel film Der atmende Gott (tradotto in inglese ed in francese) del 2012, dedicato interamente alla ricerca delle radici più recenti dello yoga.

 

Accanto a Almelu Sheshadri vediamo Shri Shuba, l’ultima figlia di Krishnamacharya quasi sessantenne al momento delle riprese, durante la pratica giornaliera dello yoga appreso da suo padre.
Oggi solo in America le donne rappresentano, secondo uno studio del 2016, il 72 % dei praticanti yoga.

2016-yoga-in-america-study-conducted-by-yoga-journal-and-yoga-alliance-reveals-growth-and-benefits-of-the-practice 

In Italia mancano purtroppo dati ufficiali, ma complessivamente la popolazione dei praticanti yoga è stimata, nel 2016, all’incirca in 2 milioni.


In Italia, da quanto posso osservare nelle classi di yoga da quasi tre decenni, siamo più o meno sulle stesse cifre americane per presenze femminili.
Quando Krishnamacharya decise di estendere l’insegnamento dello yoga all’altra metà del cielo, difficilmente poteva prevedere un tale successo.
La situazione di partenza si è invertita, oggi, numeri alla mano, lo yoga è donna. Il perché mi sfugge, ma indagherò.

By Lina Coppola